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DARIO DE TUONI
IL CANTO DEI NÒMADI
La nostra vita è una fuggente passione di misteri*
Ogni passo nostro diurno s'ammorza nel pensiero,
ogni crepuscolo è una fiorita di mille desideri*
Il giorno cade per noi vuoto come un povero sogno*
Eppure fummo convinti d'essere vissuti gagliardamente
esaudendo la voce imperiosa del nostro bisogno*
E il sole dinanzi al nostro occhio velato
è come un petalo rosa, che turbina e turbina sempre
nell'aria confusa, sbalzato da mille venti:
il nostro grande sole angosciato da un eterno e mite brivido di pàlpiti autunnali*
LIRICA
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Asprezza sana*
Ritmo faticoso potente*
Mare-mente batte scoglio:
rompe l'onda, che si rompe contro scoglio;
questi frana:
tonfo*
Si guarda* Uno debole domanda :
- Perchè è caduto lo scoglio? Il cielo era sereno*
Che tetro rumore quel tonfo*-
II mare batte la riva: eterno tormento,
interna bellezza, vita attiva: tormento, tormento.
Mare-mente.
Onde-ritmi pesanti*
Poetucoli e femmine diàfane astanti spauriti.
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E troppo posante poesia-pensiero.
Rovescia l'altare dei rosei miti.
Squarcia gl'intrichi gentili dei fili-rime*
Senza pietà: s'avventa squassando
la vecchia scogliera, poi vola*
Vola contro il sole* Offre al suo bacio infuocato,
tutta l'integra volontà protesa delle sue ali di acciaio*
PASSEIG |. SALVAT-PAPASSEIT
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La boira
fredament
• 9
acaba d’engolir la llarga via
Ets llums són guaites
En acabar de ploure
quan els arbres somiquen
o que és dolç escoltar el silenci
El silenci és la boira
Jo som rie
I mil llums em somrinen
Són mil llums
no pas homes
Com és càl-lid el somriure dels llums
I les espurnes blanques
del trolley dels trams
dansen com les estrelles
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- * .* . .. * * , ... * X ‘ ' ‘
M’HE TOPAT AMB UN HOME QUE PASSAVA