0 Palaces éventrés Limaces mortes — les intestins dehors — et la bare éparse sur les tapis à fleurs S. DE VAULCHIER CONC1ME Manti vitali di putride sonnolenze. Svolazzare a spirali — terra terra — corne farfalloni ehe si disfanno. Sacrifici d’insetti. Armonia cronometrica délia decomposizione. Bolloré d’accoppiamenti profondi corne un ronzar febbrile di falene. Le lune piene — le lune galleggianti suir erbe scapigliate — corne pallon volanti su su pel cielo sono montate — vuote — senza splendore — aspergendo di sterile albore il talamo fremente — di concime bollente. Il porco ha grugnito rufolando nel mucchio del concio corne un torvo re preistorico — un Turno re de’ Rutoli — il grugno fitto nel concio — parlare incomprensibile scuotendo la brutale — testa sulle male sorti d’un esercito sconf.tto. E le farfalle si sono spogliate dell’ ali leggendarie — variopinte nell’ auréola de’ cieli profondi — si sono sfarfallate. La vigna nell’ ombria de’ suoi peccati in fiore — sotto a un fumante tumulo di concio — vigile stallone — fiduciosa s’è sdraiata —