8 fattura, attraverso i fatti della vita di Gesù Cristo come attraverso tanti canti, dal Natale alla Resurrezione, ma la sua ispirazione é ormai unica e immutabile. Essa comincia dove il reale finisce. Da umana diventa religiosa per trovare più adatta esplicazione alla sua ricerca del supersensibile. Ma l’aspirazione all’idea immateriale non poteva divenire visibile che dopo aver reso più immateriale il mezzo di espressione: il colore. Il pittore stesso ce lo dice nel suo capitolo sul restauro dei dipinti: „Lo studio indefesso dei maestri e del vero tempra l’energia fisica e morale e l’aiuta a conquistare la potenza necessaria a governare la materia inerte, assogge- tandola al dominio delle spirito; plasmandola, assorbendola al proprio organismo, così da uscirne, più che modellata, vinta; anzi emanazione spontanea dello stesso spirito.“ Ecco perché per il Previati la materia, cioè il colore, é concepibile solo come dinamismo spirituale, come mezzo di creazione, non come oggetto a sé stesso. Con la divisione del colore, in luogo di materie colorate noi possiamo com porre luci coloranti, e in tale sostituzione la pittura si spiri tualizza. Solo tenendo presenti questi concetti si riesce a comprendere quella particolarissima tecnica a filamenti che é caratteristica del pittore ferrarese. Il suo tratteggio, tanto nel colorire quanto nel disegnare, aspira con la semplifica zione maggiore e con quella divisione di linee, che forma l’eloquenza della plastica pittorica, a rappresentare la materia come un fenomeno della forza. Esso é il mezzo più adatto ad esprimere l’intuizione di quella energia oscura che noi chiamiamo anima. * * * Niente come questa pittura, la quale tende a prendere dalla materia solo quel tanto che può rendere visibile l’idea, sembra confermare l’intuizione di Walter Pater, che tutte le arti aspirano a raggiungere la condizione musicale.