Full text: Procellaria (5)

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questa grande manifestazione del nostro spirito, non può isolarsi nè vivere estranea all’ anima popolare, ma dovrà 
sempre cercare le fonti della sua ragione d’essere o di esistere nel saper commuovere il popolo. Ha forse tale po 
tere la”più gran parte della musica innovatrice d’ oggigiorno? La novità degli elementi tecnici a cui generalmente 
si attiene è forse parte integrante di un contenuto ideale fortemente emotivo ? 
Dobbiamo con sincerità rispondere negativamente, ed ogni dimostrazione è ovvia perchè i fatti stan sopra a 
qualsiasi oziosa dissertazione. 
Non vi è esempio, forse, nei tempi passati di un’apatia e di un’assenza così completa del pubblico dalle nuove 
ricerche artistiche odierne, ma la colpa In tal caso è in parte anche degli artisti che non hanno saputo a tutt’oggi 
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organizzarsi.Si potrebbe fare un’eccezione per 11 futurismo, ma tale eccezione non ha certamente servito ad oriz- 
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zontare il pubblico, anzi, in parte, a fuorviarlo. - Si è preso iLfuturismo come fonte di derisione e di sollazzo, ed 
il pubblico andava in massa alle rappresentazioni teatrali futuriste’ per schiamazzare e vituperare, non certo per 
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cercare di sceglierò quanto v’ era di buono in simili manifestazioni. - Tuttavia gran parte dei proseliti delle ten- 
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denze futuriste sono oggi adolescenti ancora immaturi per avere il cervello foggiato alla formazionè di idee proprie 
Questo 
detto senza 
negare 1 
movimento 
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La musica pur servendosi oggi di elementi tanto dissimili ed iniziando tendenze che sarebbe prematuro il 
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predire a quali vie potranno condurre, abbia sempre un unico fine: Ispirazione e Commozione. 
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Cerchiamo e rinnoviamo continuamente, ma il nostro pensiero e il nostro concetto sia vissuto ih noi stessi, e 
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sia sempre conciliabile col vero nostro sentimento. 
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NOTTURNA 
REBECCHI OTELLO 
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Luci filtrare dal cielo azzurro mare 
sommergere 
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nel verde come lenta agonia di baci alchimi 
ci: violenta reminescenza di passioni strozzate languire nel dissolversi delle pallide iridi di bimba ammalata. 
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- i passi hanno il silenzio plastico delle malachiti perchè le ombre lontane vi incedono come 
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su damaschi ricamati dalle dita del sole- 
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- le magnolie rarefanno il cielo che sviene sotto le ultime sensualità del crepuscolo mentre le 
vergini del Pincio delirano nei labirinti delle aiuole che mal celano le orgie carnali delle loro raffinate 
libidini- 
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- una corolla gonfia di stanchezza ostenta un pudore assurdo dietro le nenie della fontanina zitella: 
- dopo la consueta nascita di molte stelle 
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- dopo due immutabili coktails 
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dopo, la snervante romanza di « Lodoletta » - atto III - 
sento il mio io diventare il centro influenzante di tutte le sensazioni cerebrali di cui è carica 
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l’atmosfera di questo prodigio vegetale - spirituale e trasumanarsi - selezionarsi - polarizzarsi ai-contatto 
dei miei gangli elettrici cui fanno capo le belle liriche trifasico - nervose 
Nella contemplaz 
del vuoto scorgere le plastiche dei neri-violacei nei 
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ritagli fra ombra e vo 
lume che sono infinite come le variazioni del chiaro 
nelle notti di luna elettrica 
sulle verticali d’un marciapiede deserto sotto le verande cariche di stelle filanti,-gémono le 
orchestrine di Trastevere con i venti del Tirreno che fanno sbadigliare con paura i 
crocicchi dei vicoli senza nome 
guerci sui 
. - «V — 
trafile d’argento degli occhi del cielo - e su l’orizzonte di Velletri addormentata va il mio 
ricordo ad una notte lontana - perchè un Orient-Exprès fulminò allora lo spazio, verso 
trade gialle di Bagdad 
forse - le con 
ma sulla Trinità dei Monti, passano le carezze fluidissime dei fari-sentinelle sboccianti ora dalle 
pianure latine...
	        
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