pittura la linea è un’astrazione e forma e colore sono una
cosa sola.
Conoscitore profondo delle teorie dei divisionisti e dei
luministi, rinnocentl ha avuto il merito di sentire che esse
dovevano essere un mezzo e non uno scopo, una scoperta e
non uno stile. E durante il tempo della sua dimora
d’Abruzzo, quando studiava e riproduceva i pittoreschi
costumi locali, egli nella trasparenza dell’atmosfera montana
che gli permetteva di scorgere 1 più sottili trapassi di luce
e d’ombra, trovò definitivamente gli elementi necessari a
tradurre in opere durevoli il suo intenso studio dei valori
pittorici, mentre la sua intuizione profonda del colore, la
sua ebbrezza visiva gii servivano mirabilmente per idealiz
zare la realtà e per soddisfare il suo intenso e vibrante
lirismo.
Attualmente Camillo Innocenti è il più squisito poeta
dell’intimità feminile che possieda la pittura italiana. Nella
rappresentazione di quel suo mondo di una suprema eleganza
egli mette, come ha detto di lui Gabriel Mourey ,,les sens de
l’artiste au Service dune sensibilità d’homme prodigieuse-
roent frémissante“.
Tutto quello che la donna ha di fragile, di mutevole, di
passionato e anche di artificiale trova in lui un interprete
istintivamente sincero e delicato.
Ma l’ideale dell’artista non si esaurisce in ciò che
quest’arnabile e deliziosa esteriorità ha di affascinante.
Ciascuna delle sue giovani creature sorprese nell’intimità del
boudoir, ciascuna delle cortigiane imbellettate, delle chan-
teuses e della danzatrici còlte da lui nello splendore della
luce artificiale sulle scale dei restaurants notturni, sembra
avergli confidata la sua pena segreta o il suo capriccio. E
il pittore ne sorride con amabile compiacenza.
Arduino Colasanti.