irrobustendo con sicura maturità. E sulla stessa
via sono molti scultori come Messina, Ruggeri,
Galletti, Carà, Crocetti, nelle cui mani le materie
nobili della plastica sanno ritrovare le qualità dure-
voli e architettoniche della forma umana.
Con questo non si vuol dire che siano svanite
dall’arte italiana contemporanea la fantasia e sen-
sibilità nel gioco delle loro apparenze espressive.
Bastano a provarlo la pittura di Guidi o Capoc-
chini, la scoltura di Martini o Marini. Come, l’inti-
mismo quasi surrealista di Morandi, o il tenebroso
impeto di Sironi, la ragionata stabilità di Casorati
o la gentilezza decorativa di Saetti.
Ma non è mio desiderio, nè mio compito di
illustrare una ad una le personalità dei 45 artisti
italiani che, tutti viventi meno lo scultore De Veroli
morto recentemente ancora in piena maturità di la-
voro, vengono presentate con [80 opere al pubblico
della Svizzera dal Kunsthaus di Zurigo. A questo,
IR
Luz